Il Cittadino Si Ribella

Il Cittadino Si Ribella



Ma io non voglio insegnarvi proprio niente! Io voglio solamente che li prendiate quei criminali! Invece ho l’impressione che voi state qui ad interrogarmi come fossi io il delinquente

Un anno dopo. Stesso posto, stessi amici. Genova, Franco Nero, Enzo G.Castellari. E diciamolo: nella grande maggioranza dei casi, una situazione del genere avrebbe portato alla realizzazione di un sequel o almeno di uno spin-off.

Invece c’è Enzo G.Castellari che si sa che non si è mai posto limiti creativi e quindi resta ben lontano dal suo precedente poliziottesco genovese “La Polizia Incrimina La Legge Assolve” per lanciarsi in una storia completamente diversa.
Azione, azione e ancora azione naturalmente e lo spettro di Charles Bronson di “Death Wish” che aleggia in maniera possente, ma a parte aver preso l’idea da altri, il buon Enzo crea uno dei più apprezzati e tesi poliziotteschi della storia.

Partendo come già detto dal giustiziere di Bronson, Castellari toglie lo scettro al commissario di ferro di turno e lascia, come titolo suggerisce, tutto in mano aIl Cittadino Si Ribella un privato cittadino: l’ingegner Carlo Antonelli (Franco Nero), l’eroe della storia. Un uomo esasperato dalle ingiustizie, dalla violenza e soprattutto dall’inettitudine della polizia. Ad Antonelli devastano la casa, distruggendo anche un quadro con scritto “Italiani Ribellatevi”, citazione della Resistenza. Poi, mentre sta ritirando alla posta un pacco un gruppo di rapinatori cerca di mettere a segno un colpo, Antonelli si ribella, è preso in ostaggio e malmenato. Ma la polizia non fa nulla. Così il cittadino si ribella e cerca vendetta, infiltrandosi negli ambienti malavitosi in un percorso pieno di pericoli.

Film dai tanti eventi, dalla tanta azione, ha una trama e una narrazione tesa che non ha mai momenti di calo. Non manca uno spettacolare inseguimento in auto che questa volta è diretto dall’italiano Nazzareno Zamperla che prende il posto di Remì Julienne. La storia è molto interessante, anche se c’è un’esagerazione nell’utilizzo delle musiche, comunque ottime, composte dai fratelli De Angelis e qualche “licenza poetica” che permette di andare avanti. Castellari poi, dirige con grande bravura cercando e trovando spesso un’ottima estetica presente anche nella discussa scena finale da molti stroncata, (onestamente è troppo melodrammatica) ma oggettivamente molto bella da vedere.

Il Cittadino Si RibellaFranco Nero pienamente a suo agio nel ruolo completa questo felice episodio trovando come ottime spalle Giancarlo Prete, Barbara Bach, Massimo Vanni, Romano Puppo, tutti affidabili attori del cinema di genere. Castellari cerca anche di stare nel mezzo della politica facendo riferimento alla Resistenza da un lato, con il cartello “Italiani Ribellatevi” (dai tedeschi) e criticando l’inutilità della polizia. Dall’altro lato però non ha nessuna pietà per i criminali abbattuti da un violento vendicatore. Una scelta che all’epoca è costata recensioni negative da parte dei giornali di area, tutti concordi nel definire “Il Cittadino Si Ribella” un film violentissimo, ma divisi sul messaggio. 

“L’Unità” il 22 settembre 1974 scrive: “Regista di western all’italiana, Enzo G.Castellari ha calato un classicoIl Cittadino Si Ribella schema di quel genere su una realtà tutta diversa. Cosicché la stessa tesi fascistoide che è al fondo del suo film (bisogna farsi giustizia da sé, ove chi di dovere non provveda) si vanifica per l’evidente inverosimiglianza dei personaggi e delle situazioni. (…) Spiace però che gli sceneggiatori Maiuri e De Rita abbiano ficcato nella vicenda un incongruo richiamo alla Resistenza forse nell’intento di nobilitare un discorso che, lo ripetiamo, è ottusamente reazionario oltre che stupidamente argomentato”.

Risponde da destra, il 20 ottobre 1974 “Il Borghese” “(…) Castellari, cercando prudentemente di coprirsi a sinistra, tira in ballo anche la resistenza per difendere la ribellione del suo Cittadino. Siamo, invece, soltanto di fronte a film che costituiscono un sintomo e un segnale d’allarme, rappresentando i pericoli della degenerazione anarchica della società permissiva, dell’impotenza o addirittura dell’estinzione dello Stato (invocata e programmata dal marxismo) che porta prima al Far West, con i suoi sceriffi e i suoi banditi, poi alla giungla e all’homo homini lupus. E intenda chi può e chi vuole… (…) “

Beh, all’uomo del 2000 la sentenza, che però è una sola: questo è un grande film.

 

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Il Cittadino Si RibellaScheda Tecnica
Titolo Originale: Il Cittadino Si Ribella
Titoli Alternativi: The Anonymous Avenger, O Vingador Anônimo (Brasile), Street Law (Canada), El ciudadano se rebela (Spagna), Revenge, Il Vigilante (UK), Enas politis epanastatei, Via sti via tou ypokosmou (Grecia), Az utca törvénye (Ungheria), Od pravice do resnice (Slovenia), Dehset sehri (Turchia), Street Law, The Citizen Rebels (USA), Ein Bürger setzt sich zur Wehr, Ein Mann schlägt zurück (Germania)
Anno: 1974
Nazione: Italia
Regia: Enzo G.Castellari
Cast: Franco Nero, Giancarlo Prete, Barbara Bach, Massimo Vanni, Romano Puppo, Renata Zamengo
Durata: 105′
Casa di Produzione: Capital Film

 

 

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