Children Shouldn’t Play with Dead Things

Children Shouldn’t

Play with

Dead Things


-You mean this whole thing was a gag?
-No, these are couple of real ghouls! They’ve just had a change of heart!
-Yeah, we’re trying to go straight!

Prima di ottenere grandi soddisfazioni con i giovani, Bob Clark si diverte a metterli su un’isola deserta. E non ci sarebbe nulla di male, se l’isola in oggetto non fosse un cimitero e se il riferimento di Clark non fosse George Romero.
Due cose che lasciano immaginare facilmente cosa succede in questo film e il regista di “Porky’s” non ha nessun problema a mostrare chiaramente di voler seguire la scia del maestro degli zombie moderni.

“Children Shouldn’t Play with Dead Things” è un b movie scritto in dieci giorni (e forse girato in altrettanti) diventato un cult che doveva avere un remake fatto dallo stesso Clark (che però muore in un incidente prima dell’inizio della lavorazione) e un altro annunciato nel 2010.Children Shouldn't Play with Dead Things
Siamo nel 1972 e va detto che questa pellicola è decisamente noiosa anche per l’epoca. Ma è un lavoro al quale va riconosciuta la capacità di trasmettere il senso di fastidio (cioè l’horror) la buona qualità, seppur artigianale degli zombi e una piccola satira nei confronti del teatro “impegnato”.

Bel titolo a parte non c’è nulla di rilevante per buona parte della storia. Questi “children” litigano, si scontrano, si riappacificano lasciando l’esplosione degli eventi agli ultimi trenta minuti.
Naturalmente i protagonisti non sono bambini, ma sono degli attori, così chiamati dal regista di uno spettacolo teatrale che li porta su quest’isola deserta. L’obiettivo è di richiamare i morti, perché lo spettacolo che stanno preparando è incentrato proprio Children Shouldn't Play with Dead Thingssu quello. Il metodo Stanislavskij che però sfugge di mano.

Alan è il leader del gruppo e da subito non sembra portare alcun rispetto nei confronti del luogo o dei morti. Così sfacciato da riesumare un cadavere e portarselo a spasso come se fosse un suo caro amico. Qualcuno lo avverte, ma lui continua e poi gli zombie s’incazzano mettendo in scena una carneficina in perfetto stile Romero.
I marcescenti zombie svolgono degnamente il loro compito e l’ambientazione lugubre fa il resto creando uno scenario, come già detto, fastidioso. Clark alla regia non ha colpi di genio e la recitazione degli attori è degna dei b movie.
Da un cult ci aspettavamo decisamente di più ma nonostante tutto questo film merita la visione.

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Children Shouldn't Play with Dead ThingsScheda Tecnica
Titolo originale: Children shouldn’t play with dead things
Titoli alternativi: Cemetery of the Dead (Germania), La noche de los muertos, Los niños no deben jugar con cosas muertas, Niños, no jueguen con cosas muertas (Spagna), Otan anoigoun ta mnimata, Ta kala paidia den paizoun me koufaria, Τα καλά παιδιά δεν παίζουν με κουφάρια(Grecia), L’assedio dei morti viventi (Italia), As Crianças Não Devem Brincar Com Coisas Mortas (Portogallo), Трупы детям не игрушка (URSS), Revenge of the Living Dead, Things from the Dead, Things from the Grave, Zreaks (USA)
Anno: 1972
Regia: Bob Clark
Nazione: USA
Cast: Alan Ormsby, Valerie Mamches, Jeff Gillen, Anya Ormsby, Paul Cronin, Jane Daly
Casa di produzione: Geneni Film Distributors
Durata: 87’

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