Revolt of the Zombies

Revolt of the Zombies


Zombies not dead not alive

“White Zombie” è stato un discreto successo. “The Bride Of Frankenstein” di Whale è stato un grande successo. Gli zombie sembrano un argomento che piace al pubblico. Due più due anche negli anni trenta, dava lo stesso risultato e i fratelli Halperin quindi, pensano a una sorta di sequel del loro film del 1932. Sono passati tre anni e annunciano l’inizio dei lavori per un’altra storia di zombie dal titolo, “Revolt of the Zombies”.

Ma prima di poter ascoltare la musichetta allegra, scelta decisamente fuori luogo che apre il film, ci sono vari problemi e varie cose da dire. A iniziare dal semplice fatto che i due fratelli hanno ceduto alcuni diritti di “White Zombie”, tra questi la possibilità dell’utilizzo della parola “Zombie”. Ma non si spaventano, vanno avanti e annunciano nel novembre del 1935 il film, scritto da Howard Higgin, prodotto dalla “Academy Pictures” e diretto naturalmente da Victor Halperin.

L’inizio vero e proprio dei lavori avviene a metà gennaio 1936, anche se la sceneggiatura non è completa. I due hanno però grandi intenzioni e fanno le cose sul serio. Una troupe parte, con serissimi consulenti, per Angkor il noto sito archeologico cambogiano, per girare materiale per i fondali. Gli Halperin sperano con questa mossa di accrescere il fascino e il mistero delRevolt of the Zombies film, inventandosi nel “Pressbook” anche storie di zombie legate al posto.

Intanto il cast è pronto e si fa notare per l’assenza del buon Bela Lugosi, un fatto che lascia l’amaro in bocca all’attore, che forse era impegnato o forse era vincolato da un contratto con la “Universal Studios”. Bela comunque è presente nel film con i suoi occhi, un frame preso da “White Zombie” e riutilizzato qui, una cosa che anticipa Ed Wood e i suoi famosi ritagli con l’attore ungherese. Al suo posto c’è invece Dean Jagger, che raggiunge nel 1949 il picco della carriera vincendo l’Oscar come “Miglior Attore Non Protagonista” per il film di guerra “Twelve O’Clock High” e che qui si trova al fianco della bella Dorothy Stone e di Roy D’Arcy. La maggior parte del film viene girata nel Marzo del 1936. Nel mese di Aprile finalmente, “Revolt of the Zombies” potrebbe uscire.

Potrebbe, ma non esce perché come già detto i fratelli Halperin hanno ceduto a suo tempo i diritti per l’utilizzo della parola “Zombies” e i problemi legali non tardano a esplodere. La “Amusement Securities Corporation” chiede di bloccare l’uscita della pellicola. Un giudice rigetta la richiesta perché, decide, che il film può uscire, con il suo titolo originale, intero e senza problemi, fino al giudizio definitivo. Ma è solo l’inizio di quello che alcuni giornali, anche spiritosamente, definiscono la battaglia degli zombie…in tribunale.
Revolt of the ZombiesIl film esce e a vederlo oggi si fa il tifo per la “Amusement Securities Corporation”, che voleva bloccarlo. Magari non per sempre, ma farlo stare fermo un po’, per consentire, si spera, al regista e ai produttori di ripensarci su e apportare qualche modifica.

Perché a discapito di una trama che ha degli spunti interessanti, “Revolt of the Zombies” è una storia esile, poco sfruttata e nella quale perdiamo anche il fascino della fotografia, sempre di Arthur Martinelli e quei bei momenti di “maschere al pubblico” che facevano di “White Zombie” un film affascinante. No, qui si parla, tantissimo e a volte per dire cose inutili, spesso con lo sfondo del sito di Angkor, che un po’ sfuocato in certi punti, accompagna la storia.

Gli zombie poi sono meno minacciosi dei loro predecessori e sono a tutti gli effetti persone ipnotizzate. Cambia poi l’ambiente, il numero dei personaggi, ma il nucleo centrale è sempre lo stesso: una melodrammatica storia d’amore. Una vicenda che ha come incipit la Prima Guerra Mondiale e un prete orientale, cappellano del reggimento francese, che dichiara che ad Angkor c’è qualcuno/qualcosa in grado di far resuscitare i morti. Così, per evitare che quest’arma venga usata sul fronte, viene mandata dalle forze alleate una squadra sul posto, per distruggere la minaccia.
Il gruppo è composto da un colonnello, da un inglese, da uno studioso di lingue antiche e da un generale accompagnato dallaRevolt of the Zombies figlia Claire. La giovane e bella Claire è il centro, naturalmente, della storia d’amore. Contesa dai due giovani, Armand lo studioso e Clifford l’inglese, Si fidanza con il primo, mentre il secondo la ama decisamente di più. Rompe con Armand e torna da Clifford, ma lo studioso ferito nell’orgoglio scopre il segreto per far rivivere i morti e cerca con gli stessi, di conquistare la donna e di dominare la spedizione. Ma c’è, come il titolo dice, una rivolta.

Dramma e melodramma più che horror, per una pellicola che è stata stroncata già dai critici dell’epoca e che guadagna un posto nella storia solo per il legame con “White Zombie” e per le vicende legali.
Già, la battaglia legale. Come è andata a finire? La battaglia legale è lunghissima e agguerrita. I due fratelli non mollano e tanto meno la “Amusement”. Si butta sul campo, la parola “zombie”, e ci si chiede se è un termine comune oppure no. Si butta sul campo un contratto, quello di “White Zombie”, si chiamano testimoni su testimoni, tra i quali Bela Lugosi.

Revolt of the ZombiesCi si domanda se la pellicola del 1936 è legata a quella del 1932. E tanto altro ancora. Il 27 giugno del 1936 il caso ha un giudizio definitivo. La “Amusement” deve essere ricompensata con 7.500 dollari più 4.500 di spese legali (a fronte di una richiesta di 60.000) e può vantare una percentuale sui guadagni del film. A questo s’aggiunge il divieto assoluto di fare pubblicità a “Revolt of the Zombies” citando in qualsiasi modo “White Zombie”. Insomma il secondo non è (o meglio, non deve apparire) un sequel. Ma il film può uscire, circolare, liberamente senza tagli o modifiche.
Come gli zombie anche la guerra legale non muore mai. I fratelli Halperin ci provano due volte a sovvertire il tutto. Perdono sempre e la “Amusement” oltre ad incassare i soldi riesce a ottenere i diritti cinematografici sulla parola “Zombie” e a “convincere” altri autori, anche di libri, a non usare il termine.

Scheda Tecnica
Titolo Originale: Revolt Of The Zombies
Titoli Alternativi: La révolte des zombies (Francia)
Anno: 1936
Nazione: USA
Regia: Victor Halperin
Cast:  Dorothy Stone, Dean Jagger, Roy D’Arcy, Robert Noland, George Cleveland, E.Alyn Warren, Carl Stockdale, William Crowell, Teru Shimada, Adolph Milar
Durata:  65’
Casa di Produzione: Edward Halperin Productions, Victor Halperin Productions

Tags:  

Leave a reply

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.