Rimini, Rimini
Un anno dopo
Ora rimangio e poi ti spezzo i globuli rossi!
Avremmo dovuto essere più curiosi, diciamo affamati, considerando che eravamo adolescenti di un anno più vecchi. E sì certo, anche il sequel di “Rimini, Rimini” ci riporta a qualche interessante ricordo adolescenziale, tra tette, battute volgari e doppi sensi, ma c’è sempre stato un qualcosa, anche all’epoca, che non ci hai mai convinti fino in fondo.
E quel qualcosa è che qui, seppur possa sembrare strano, si scende ancor di più di livello rispetto al predecessore. Bruno Corbucci, con Mario Amendola e Sergio Donati, scrive la sceneggiatura, restando fedele (inutile da dire) al canovaccio del genere e prendendo nuovi interpreti che dovrebbero richiamare un grande pubblico. Rimini, come scrisse qualcuno, catalizza nuovamente tutte le scemenze del mondo e questa volta le storie sono ancora più assurde e abbozzate.
Nella ridente località romagnola, incontriamo Andrea Roncato, sempre nel ruolo di un prete, mandato presso una radio riminese per condurre una trasmissione religiosa. Ma le donne, per la precisione quelle che frequentano la radio (Loredana Romito e Petra Scharbach), lo attraggono di più della religione. Nicola (Maurizio Nicheli) invece ha un’avventura con Francesca (Isabella Russinova) ma il marito texano (Adriano Pappalardo) li coglie sul fatto e vuole vendicarsi con la legge del taglione. Cioè, andare a letto con la moglie di Nicola. Ma Nicola, scambia sua moglie con la cameriera, però il texano è più signore e va a letto con la domestica.
Poi il sempre caro Renzo Montagnani interpreta un noto playboy, che attraversa un momento di stanchezza fisica. Gli amici per scherzo, (cercano di imitare “Amici Miei”) lo convincono che è un problema alimentare e gli consigliano una dieta ferrea. Lui è innamorato follemente della bella Flaminia (Eva Grimaldi) e per portarsela a letto accetta un’abbondante cena, vendicandosi degli amici. Alì (Gianfranco D’Angelo) invece è il migliore vu cumprà al servizio del cattivo Teseo (Gastone Moschin), sposato con Carla (Corinne Clery). Alì innamorato della donna riesce a truffare Teseo e a conquistare Carla, svelandole di non essere un vu cumprà ma un romano che così camuffato fa più soldi. E infine il “pezzo pregiato” del film. Se in “Rimini, Rimini” si finiva nella pedofilia, qui si parla allegramente di stupro. Inge è una severa governante tedesca che tiene reclusa in casa la ragazza a lei affidata. La ragazza si vendica, chiama una radio fingendosi Inge e cercando disperatamente compagnia e poi scappa di casa. Tre motociclisti si presentano violentano Inge e lei contenta (!!!) diventa da qui in poi molto più morbida.
“Rimini, Rimini- Un anno dopo” non ci suscita nemmeno la simpatia trash del predecessore, giusto, giusto, la stima per Montagnani che per una volta si volta si porta a letto qualcuno. E poi se qualcuno è nientemeno che una strepitosa Eva Grimaldi…
Scheda Tecnica
Titolo originale: Rimini, Rimini – Un anno dopo
Titoli alternativi: Rimini, Rimini – Egy évvel később (Ungheria), Rimini, a Praia das Loucuras (Portogallo)
Anno: 1988
Nazione: Italia
Regia: Bruno Corbucci
Cast: Renzo Montagnani, Eva Grimaldi, Maurizio Micheli, Adriano Pappalardo, Andrea Roncato, Isabella Russinova, Corinne Clery, Gastone Moschin
Casa di produzione: Reteitalia,Scena Film
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