Profanadores de tumbas

Profanadores de tumbas

 

We have to finish Santo. His body is the only thing that will allow me to finish my experiments. Otherwise, we will fail utterly

Le corde di un violino che cercano di strozzare chi lo sta suonando. Una parrucca che cerca di far fuori chi la sta indossando. Una lampada che sanguina provocando allucinazioni. E ancora dipinti sanguinanti, un servo gobbo maltrattato e tanto altro ancora. Il bello è che non siamo in un film di Lynch ma in una delle tante avventure del nostro eroe preferito: El Santo.

Produce quel mattacchione di Luis Enrique Vergara, che con El Enmascarado de la Plata dà vita ad altri film, di cui, questo, è senza dubbio il migliore (leggi il più folle). Alla regia invece si piazza José Díaz Morales, già alle prese con il nostro in “El hacha diabolica”, che qui dirige un film che fa un vago, anzi vaghissimo riferimento a Frankenstein. Il canovaccio è sempre lo stesso. C’è El Santo, c’è un malvagio, amici dell’eroe che finiscono nei guai e un happy ending che arriva dopo una feroce lotta.

Il cattivo di turno si chiama Doctor Toicher (Mario Orea), pare che abbia origini slave (ma vabbè…) ma che abbia passato molto tempo a Parigi (…), prima di iniziare i suoi spietati esperimenti. Siamo nel campo della medicina estrema e Toicher e i suoi scagnozzi rubano cadaveri dai cimiteri per cercare di rianimarli. Ma ogni suo tentativo, un po’ per sfiga e un po’ perché i morti non erano perfetti (se sono morti avranno avuto qualche problema, no?) fallisce. Ci vuole un esemplare perfetto. E chi? Magari quello di un noto lottatore di lucha libre. Così Toicher e il suo servo gobbo, che prende botte tutto il tempo, cercano di rapire El Santo (vedi la lampada) ma alla fine mettono le mani su due amici del nostro eroe, Carlos e la fidanzata (calciatore professionista il primo, ballerina la seconda).

Come sempre anche El Santo finisce tra le grinfie dei cattivi, ed è, l’inizio dello scontro finale in cui il nostro, dopo un primo smarrimento, fa fuori il nemico di turno.
E così anche i ladri di cadaveri finiscono ko, in un film, come sempre low-budget, molto divertente (vedi tutte le invenzioni del dottore e il rapporto con i suoi scagnozzi) nel quale non mancano i momenti in cui El Enmascarado mostra la sua forza. Fuori e dentro dal ring. Dormite tranquilli, cari defunti e per tutti gli altri sogni onirici, sballati e psichedelici come questo film.

 

 

Scheda Tecnica
Titolo originale: Profanadores de tumbas
Titoli alternativi: Santo contra los profanadores de tumbas, Traficantes de muerte (Messico), The Grave Robbers (Internazionale)
Anno: 1966
Nazione: Messico
Cast: El Santo Santo, Gina Romand, Mario Orea, Jorge Peral, Fernando Osés, Bigotón Castro, Estela Peral, Jorge Fegan
Casa di produzione: Cinecomisiones, Filmica Vergara S.A.
Durata: 85’

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