L’inquilina del piano di sopra

L’inquilina del

piano di sopra

Si vedeva che soffriva di un acuto senso di colpa. Ha chiesto soltanto un po’ di comprensione.

Polanski vive in un altro condominio, di un’altra città e di un’altra nazione. E soprattutto al regista Baldi e allo sceneggiatore Bucceri, non gli può interessare di meno di cosa faccia l’inquilino di Polanski. Vago richiamo del titolo a parte.
Loro preferiscono seguire la strada della commedia all’italiana, nemmeno quella sexy o pecoreccia, in voga in quel periodo, ma quella alla Steno con qualche ideuzza alla “My fair lady”. Cercano l’eleganza e la sobrietà e di far le cose per benino, strizzando ogni tanto l’occhio all’erotismo ma senza esagerare.
Ci provano tra l’altro con due protagonisti originali, una coppia inedita, con Lino Toffolo (forse nel primo e unico film come protagonista) e Silvia Dionisio, accompagnati da Pippo Franco, Enzo Cannavale, Liana Trouche e da Teo Teocoli, in un piccolo ruolo.
Spalle di tutto rispetto, con Pippo Franco che non esagera, ma dà vita a un personaggio ipocondriaco fino all’assurdo e con Enzo Cannavale nel ruolo di un astuto e corrotto portiere, che l’attore, come sempre, rende adeguato alle circostanze, al pari di Liana Trouche, nel ruolo della moglie del protagonista.

Purtroppo però, quello che non funziona è proprio la coppia principale che non ha la maschera dei due personaggi. Certo, se metti, la bella, bionda e sofisticata Silvia Dionisio a fare una coatta romana, ignorante come una capra, difficilmente puoi ottenere un risultato credibile. Toffolo invece, nel ruolo di un serio professore di liceo cerca di insegnare alla ragazza le buone maniere e per quanto l’attore veneto sia un professionista, anche poco considerato, resta troppo rigido, smorzando aspetti che un personaggio come quello avrebbe dovuto avere.
E dispiace, perché le premesse sono buone, l’idea di fondo non è male, alcune gag sono divertenti e la Dionisio, è la Dionisio. Come sempre.

La bionda romana, ha rapporti molto rumorosi con il fidanzato interpretato da Teo Teocoli, rampollo di una famiglia molto conosciuta. Il chiasso, manda in bestia i condomini che incaricano il professor Canestrari (Toffolo) di darle un ultimatum e di cacciarla. Canestrari però è affascinato dalla ragazza e su insistenza di lei, accetta di insegnarle le buone maniere e la cultura.
I suoi insegnamenti dal bon ton alla storia, compongono siparietti comici, che evidenziano i difetti del film e sono inframmezzati dalle incursioni di Pippo Franco e di Enzo Cannavale. Il professore col tempo s’innamora, sogna altro, ma alla fine la bella resta con il fidanzato.
Ci fosse stata Lilli Carati o anche Nadia Cassini e forse Carmen Russo, al posto di Silvia Dionisio e Pozzetto al posto di Toffolo, sarebbe stato un gran film. Ma con i “se” non si fa la storia, lo direbbe anche il professor Canestrari.

Scheda Tecnica
Titolo originale: L’inquilina del piano di sopra
Anno: 1978
Nazione: Italia
Regia: Ferdinando Baldi
Cast: Lino Toffolo, Silvia Dionisio, Enzo Cannavale, Pippo Franco, Liana Trouche, Teo Teocoli
Casa di produzione: Far International Films, Uranos Cinematografica
Durata: 93’

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