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Le lac des morts vivants

Le lac des

morts vivants



If You Think The Nazis Have Gone Under YOU’RE DEAD WRONG.

Brutta cosa non riconoscere i propri figli. Meno brutta, ma sempre strana non riconoscere i propri film, che più meno sono come figli. Per anni, chi ha firmato la regia di questa pellicola, con il nome J.A. Laser, ha sempre negato ogni legame con quest’opera.
Dopo aver visto “Le Lac Des Morts Vivants”, meglio conosciuto come “Zombie Lake” capiamo e fraternizziamo con Jean Rollin che  per anni ha cercato di negarne la paternità.

In realtà la colpa non è solo sua e questo disastro cinematografico parte nientemeno che da Jess Franco. Il poliedrico regista spagnolo scrive una sceneggiatura basandosi su una storia di Julian Estéban...

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La nuit Des Traquées

La Nuit Des Traquées



 In the memory we share we were running away

La Défense di Parigi, il quartiere moderno e proiettato al futuro, oltre ad essere la location di questa pellicola è un bel parallelismo con la scelta di Jean Rollin, che si lascia alle spalle i vampiri e il mondo dell’hard lanciandosi in un tema difficile: la pazzia e le strutture per malati di mente.
L’ennesimo tentativo del regista francese che cerca di raddrizzare la sua carriera, inizia con la proposta alla produttrice Monique Samarcq di realizzare un film horror in poco tempo e con lo stesso budget di uno hard. Affare fatto.
L’operazione risparmio continua poi con un cast preso direttamente dal porno, attori e attrici che secondo Rollin potevano fare anche altri generi e che si trovano ad avere una grande oc...

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Fascination

Fascination

Fascination

Who is stiII to come?
A few friends.
Come, Iet’s go and receive them. But first, Iet me Iook at you. You’ve been bIeeding.
A bit.
That’s good. You’re handsome. And strong.
ReaIIy?
You don’t mind if I examine you as if you were my horse?
That’s very amusing.

Nemo propheta in patria è la nota locuzione latina che trova in Jean Rollin una grande eccezione. Perché dopo aver girovagato tra porno e zombie, il regista francese torna a casa e crea il suo film più famoso. Non il più bello. Il più famoso.  Perché “Fascination” è oggettivamente inferiore a lavori come “Le Viol Du Vampire”, “La Vampire Nue” o “La Rose De Fer”, ma resta in ogni caso un imperdibile esercizio cinematografico, che assume un ruolo di simbolo nella carriera del regista francese. Fascination

A ...

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Les Raisins De La Mort

Les Raisins De La Mort

Questa recensione è contenuta nel nostro libro “Cinquanta sfumature di Zombie” che potete trovare su Amazon, su Il Mio Libro e in tutte le librerie on line.

 

Virus, esperimenti, voodoo, avvenimenti non spiegabili. Si sa come nascono gli zombie, con grande fantasia. Ma qui in “Les Raisins De La Mort” si supera l’immaginazione e per colpa di un pesticida spruzzato sui grappoli d’uva, scoppia il caos. Una cosa che fa si che questo film di Jean Rollin, conquisti, almeno, la nostra simpatia.

Un film strano questo “Les Raisins De La Mort”, presentato come un film sugli zombie, in realtà fugge parecchio dal dogma del genere. Non c’è nessuno che esce dalla tomba o che quantomeno si rialzi da morto...
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Phantasmes

Phantasmes
Phantasmes


Va male un film, ne va male un altro, iniziano le pellicole per “bisogni alimentari” ma nulla migliora e allora non resta che sfruttare il cinema porno. Lo sappiamo, Jean Rollin da qualche anno ha iniziato a fare film commerciali, soft-core per l’esattezza, sminuendo la sua arte, la sue visioni e cercando di prenderne le distanze firmandosi Michel Gentil come in “Jeunes Filles Impudiques” del 1973 e “Tout Le Monde Il en a deux” del 1974.

L’ulteriore passo commerciale/economico arriva nel 1975 con questo “Phantasmes”, un film porno. Noi non parliamo di cinema a luci rosse, così come Rollin usa uno pseudonimo nelle circa dieci pellicole hard core ad eccezione di questa. E noi seguiamo l’eccezione e parliamo di “Phantasmes”.
La prima cosa che ci si chie...
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Lèvres De Sang

Lèvres De Sang


I’ve watched you for many years without being able to speak to you

Come ci dicevano a scuola? Sì, era così: se il ragazzo si impegnasse, otterrebbe buoni risultati. E a parte il fatto che le ultime pellicole di Rollin sono dovute a necessità alimentari, per cui gli perdoniamo il poco impegno, qui notiamo con piacere una spasmodica ricerca di un qualcosa che sia bello da vedere e interessante da seguire.

“Lèvres De Sang” film del 1975, ci porta indietro ai suoi primi film. Quelli in cui Rollin cercava un’estetica in ogni scena e curava puntigliosamente la fotografia. Quelli in cui Rollin tesseva storie dal passo lento piene di simbolismi, di vampiri e di qualche donna nuda.
Indubbiamente entusiasta e con un progetto ambizioso Jean Rollin, si mette a lavora...

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Les Demoniaques

Les Demoniaques
 

l want to feel their bones breaking between my finger

Jean Rollin ha grandi intenzioni, come quelle dei suoi primi film, per “Les Demoniaques” definito da lui stesso un film espressionista. Cerca di fare un bel lavoro, con una storia valida che s’ispira ai classici dell’avventura, con una buona location ed è alla ricerca dell’estetica, di una buona fotografia in (quasi) ogni inquadratura. 

Purtroppo però questo titolo porta con se un destino maledetto e “Les Demoniaques” è un film non riuscito al cento per cento. Parte della colpa non è attribuibile al regista francese ma è la somma di eventi sfortunati e contrari che ne minano la qualità. 
Innanzitutto il titolo viene cambiato da “Les Diablesses” a causa di diritti di copyright, poi i produttori Wallman e...
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Bacchanales Sexuelles

Bacchanales Sexuelles

 
They’re nude…they ‘re screwed…get used to it!

Ormai è una regola certa quando Michel Gentil si “impossessa” del corpo di Jean Rollin, l’arte e le visioni, del regista francese, lasciano spazio a cose molto più semplici. Una trama facile, facile, tonnellate di nudi, una regia senza particolari colpi e una recitazione scarsa. Sì, anche per “Bacchanales Sexuelles” la scusa è la stessa di “Jeunes Filles Impudiques”: Jean Rollin era a caccia di soldi.
“Bacchanales Sexuelles” è la versione lunga, distribuita dalla Synapse nel 2002 e costruita da Lionel Wallman, produttore esecutivo già all’epoca, di “Tout le monde il en a deux” del 1974...

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La nuit des étoiles filantes

La nuit des

étoiles filantes



Poor soul! Beyond words! You must get away from here. You’ll fry in your own hell, believe me. Ask me no questions, just get away from here

Nell’immensa selva di film dell’infaticabile Franco capita a volte, di trovarsi di fronte a qualche gradita sorpresa ed è il caso di questo film intitolato “La Nuit des étoiles filantes” ma più conosciuto come “Christine, Princess of Eroticism” o come “Una vierge chez le morts vivants”, “A Virgin Among the Living Dead” oltre a tanti altri titoli che rappresentano le discutibili scelte commerciali dei produttori e di altrettante versioni, che qualcuno dice siano una dozzina.

L’anno è il 1973 e i fedeli di Franco sanno benissimo che il regista era in un brutto periodo, un momento tragico dovuto all...
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Jeunes Filles Impudiques

Jeunes Filles

Impudiques

Che ci piaccia o no, anche i “motivi alimentari” hanno fatto la storia del cinema. Nel male, più che nel bene dobbiamo dire, ma nel girone infernale del molto “low budget” con speranze di guadagnare bene, ci finisce, dal 1973, anche Jean Rollin

Evidentemente vampiri e poesia non bastavano per campare e il regista francese si trova costretto in quegli anni a cambiare direzione. Come sappiamo i successivi sviluppi artistici sono molto più radicali, ma lasciando stare il futuro, è qui, che per la prima volta, Rollin si firma con lo pseudonimo di Michel Gentil, in un film trash disperso tra il poliziesco, la commedia e l’erotismo.
Mondialmente conosciuto come “Schoolgirl Hitchhikers” è un’opera criticabile sotto ogni aspetto. Jeunes Filles ImpudiquesNaturalmente si ...
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