Il tuo Vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave

Il tuo Vizio

è una stanza

chiusa e solo

io ne ho la chiave


-E’ vero che sei una puttanella da quattro soldi?
Beh, potrebbero essere quattro soldi spesi bene
Alla fine uno spera in tutti i modi di sbagliarsi. Spera che il colpevole non sia quello, ma che ci sia un colpo di scena finale che scombini le carte e innalzi a capolavoro il film. Invece non va così. Si capisce abbastanza in fretta  chi sia l’assassino ed è il peggior difetto di questo lavoro di Sergio Martino, che deve il titolo a un biglietto presente nel precedente film “Lo Strano vizio della signora Ward” in qualche modo superiore e più entusiasmante.
Martino comunque propone uno schema che funziona e che soprattutto attrae il pubblico. Un thriller/giallo con efferati omicidi, lieve critica sociale e ovviamente un po’ di erotismo.
Per parecchie caratteristiche “Il tuo Vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave” è un “esercizio di stile” basato sulla novella 
“Il Gatto Nero” di Allan Poe. Una citazione modernizzata e italianizzata, ben sfruttata, anche se conoscendo bene la storia originale si perde l’effetto sorpresa.Il tuo Vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave
Decadentismo, provincia, una buona ambientazione e un’altrettanto buona costruzione dei personaggi, sono invece i punti di forza di questa storia, che ha come protagonisti Oliviero e Irina Rouvigny. Marito e moglie. Oliviero scrittore e studioso ormai in crisi, ama ospitare una congrega di hippie e dare feste “calde” nella sua immensa casa. Erotomane ed alcolista, legato solo al gatto nero di proprietà della madre defunta, il nostro non nasconde le sue manie di fronte alla moglie divenuta isterica e sottomessa ma evidentemente tollerante.
Questo lieto e morboso mIl tuo Vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiaveénage, è disturbato da una serie di violentissimi omicidi. Una ex allieva dell’uomo, la governante di colore e una prostituta.
Come se non bastasse l’arrivo di Floriana, la bella e giovane nipote, accende ancor di più il fuoco dell’eros e l’ira dell’assassino, che crollerà appunto come nella storia di Poe.
Un po’ di sangue che schizza, riprese veloci e movimentate degne dei miglior thriller sono gli altri aspetti riusciti del film. Scene come quella in cui Irina apre un pacchetto dal quale escono degli occhi (che si rivelano essere il pranzo del gatto) o la castigata ma furba scena lesbo tra Irina e Floriana, incorniciano e accrescono il fascino di questa pellicola.
Martino lavora con un cast più che affidabile. Luigi Pistilli, riesce a dare profondità alle manie e alle perversioni di Oliviero.Il tuo Vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave Anita Strindberg da ottimamente spessore all’isterismo e sottomissione di Irina. La leggiadra Fenech è Floriana che a dire il vero fallisce un po’ il suo ruolo da “femme fatale”, schiacciata un po’ da Irina e da una sceneggiatura che la inserisce a cose iniziate. Ma la Fenech è sempre la Fenech. Non manca Ivan Rassimov con il solito personaggio misterioso ma anche parecchio inutile.
Difetti e critiche a parte il fim di Martino rappresenta un altro importante capitolo per il genere, non all’altezza di altri suoi film, ma comunque piacevole.



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108-iltuovizio1Scheda Tecnica
Titolo Originale: Il tuo Vizio è una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave
Titoli Alternativi: Excite Me, Eye of the Black Cat, Gently Before She Dies (indefinito), Vicios prohibidos (Spagna),Your Vice Is a Closed Room and Only I Have the Key (USA)
Nazione: Italia
Regia: Sergio Martino
Anno: 1972
Cast: Edwige Fenech, Anita Strindberg, Luigi Pistilli, Ivan Rassimov, Franco Nebbia, Riccardo Salvino, Angela La Vorgna, Enrica Bonaccorti, Daniela Giordano
Durata: 96′
Casa di produzione: Lea Film

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