X:The Man With X-Ray Eyes

X: The Man

With X-Ray Eyes



Suddenly he could see through clothes, flesh… and walls!

La vista ai raggi “X” è l’altra fantasia che con l’invisibilità ha fatto sognare ogni maschio adolescente. Non che oggi sia diverso, ma è un altro discorso.
Ma se diventare invisibili, era veramente impensabile, sulla vista ai “Raggi X” c’è chi ha “coglionato” un sacco di gente, facendo credere che acquistando particolari occhiali si potesse vedere oltre i vestiti e quindi realizzare il sogno. Chi ha passato i trenta sicuramente ricorderà le pubblicità di questi miracolosi oggetti che si trovavano nella terza o quarta di copertina di giornaletti e fumetti presenti in ogni barbiere degno di nota.
Probabilmente anche negli USA la situazione era la stessa. La vista che trapassa ogni cosa, stuzzicava le persone e pure i registi e produttori cinematografici. Così l’idea viene presa, rielaborata, fatta diventare l’oggetto di uno “sci-fi” grazie alle mani esperte del mitico Roger Corman.

A detta di molti il regista americano tocca uno dei punti più alti della sua infinita carriera e come al solito gira in poco tempo, tre settimane, con un budget piuttosto basso, 250.000 dollari, usando le solite accortezze e la grande capacità d’arrangiarsi, da buon artigiano di alta classe. Gli effetti speciali come al solito funzionano nella loro semplicità e le visioni ai raggi X che sanno più di psichedelico che altro, donano un bel toccoX:The Man With X-Ray Eyes di colore.

La storia non ha mai momenti di sosta, gli eventi si susseguono con un crescendo drammatico che sfocia in uno spiazzante momento horror. Uno guarda “X”, titolo originale di questa pellicola e pensa di essere di fronte a un simpatico sci-fi, poi a un certo punto rimane colpito da un virata incredibile che lascia a bocca aperta. Perfetto.
“X: The Man With X-Ray Eyes” non narra dei sogni pruriginosi di uno che vuole vedere sotto i vestiti, ma racconta degli esperimenti del Dott.Xavier che punta ad avere una vista ai raggi X per poter curare meglio e più velocemente i malati. Ok, non manca una scena nella quale lui a una festa non disdegna di osservare le persone che gli appaiono nude, ma è l’unica concessione comica di tutta la pellicola.
Gli esperimenti di Xavier lo portano a iniettarsi ogni giorno uno speciale collirio che gli dona appunto la possibilità di vederci meglio. Effettivamente salva la X:The Man With X-Ray Eyesvita a una bambina malata di cancro, ma come tragedia vuole, perchè sennò il film potrebbe finire qui, i suoi colleghi gli voltano le spalle e la società civile gli toglie la possibilità di avere fondi per la migliorare la sua invenzione.
Il caos vero però, inizia quando Xavier uccide rocambolescamente un collega, in quello che è l’attimo debole del film, una situazione troppo trascinata per essere credibile, seppur credibilità e sci-fi non vanno esattamente di pari passo. Il dottore poi fugge, braccato dalla polizia, inizia a lavorare come indovino al Luna Park e in seguito come “guaritore” anche se non guarisce, ma vede i malanni.
Sempre alla ricerca di fondi per continuare la sua opera Xavier come il più classico scienziato pazzo perde il controllo di se stesso e cade in un vortice senza fine.
Il finale, che non vi sveliamo è oggetto di una specie di leggenda. Due sono le versioni che dovrebbero esistere. Una quella che effettivamente è stata utilizzata e un’altra che per alcuni è stata solo  discussa e per altri girata ma mai utilizzata.

Ma tranquilli è lo stesso Corman che svela il mistero: la scena è stata solo pensata ma mai girata. Altra curiosità della pellicola è che aveva in origine un prologo sui sensi dell’essere umano che è stato però tagliato in diverse versioni.

A parte la nota bravura del regista anche gli attori danno il meglio di loro stessi. ProtagonistaX:The Man With X-Ray Eyes assoluto è Ray Milland, attore gallese famosissimo all’epoca e vincitore nel 1946 dell’Oscar come attore protagonista per “Lost Weekend” di Billy Wilder. Altri sue famose interpretazioni sono in “Reap The Wild Wind” con John Wayne, “Dial M For Murder”, “The Big Clock” di Farrow e “Love Story”. Oltre a qualche “B Movie”, che non fa mai male.

Con lui la bionda canadese Diana Van Der Vlis, famosa per ruoli in due “Soap Opera” di successo. Poi troviamo Harold J.Stone una presenza fissa nelle più importanti serie Tv americane, che condivide più o meno stessa carriera con John Hoyt e Morris Ankrum. Una vasta lista di più che esperti attori che si completa con il più famoso: Don Rickles notevole comico sui generis e intrattenitore, ha lavorato con Sinatra e in varie sit-com e talk show.
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Scheda Tecnica
Titolo Originale: X
Titoli Alternativi: Der Mann mit den Röntgenaugen (Germania), El hombre con rayos X en los ojos (Spagna), El hombre con visión de rayos X     (Venezuela), L’horrible cas du docteur X (Francia), L’uomo dagli occhi a raggi X (Italia), Man with the X-Ray Eyes (Indefinito), Mister X, o daimonas me ta pyrina matia (Grecia), O Homem dos Olhos de Raio-X (Brasile), Röntgenkatsemies     (Finlandia), X, l’homme aux yeux rayons X     (Canada),  X: The Man with the X-Ray Eyes (USA)
Anno: 1963
Nazione: Usa
Regia: Roger Corman
Cast: Ray Milland, Diana Van Der Vlis, Harold J.Stone, John Hoyt, Don Rickles
Durata: 79′
Casa di Produzione: Alta Vista Productions

 

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