Reazione a Catena

Reazione a Catena



Come lei vede cara signora la baia…è piena d’insetti

“E così imparano a fare i cattivi”, “Ecologia del Delitto” e “Reazione a Catena”, sono solo alcuni dei titoli usati per questo film di Mario Bava del 1971 che concorre tra l’altro al record di pellicola con più nomi.
Da sempre contrari ai numerosi titoli (e versioni) o quelli a troppo chiari, questa volta ci dobbiamo ricredere e dobbiamo ringraziare i tre citati in apertura, rispettivamente, quello di lavorazione, quello alternativo e quello definitivo, perché fanno chiarezza su un film troppo complicato, così complicato, che anche la seconda visione non scioglie tutti i dubbi.

L’essere umano nella sua cattiveria, nei suoi errori, impara a fare il cattivo innestando una reazione a catena di ferocissimi omicidi, in un’ecologia del delitto che libera il mondo (da una piccola parte) di gente senza scrupoli. Ecco, cReazione a Catenaome i tre titoli di cui sopra ci spiegano, secondo noi, uno dei più grandi capolavori del buon Mario Bava, una storia nerissima dove tutti dai grandi ai bambini, sono cattivi.
Un capolavoro, nonostante una trama troppo elaborata e un finale che a molti non piace ma che secondo noi funziona, portando un ulteriore tocco surreale e di black humor, presenti già in tutto il lavoro.
L’estetica è l’arma vincente di questo film violentissimo, così violento che secondo alcuni Christopher Lee avrebbe abbandonato disgustato la visione della pellicola e così violento che è uno dei film preferiti da Dario Argento (oltre che di tanti altri registi) che sempre secondo voci si sarebbe fatto dare da un suo amico proiezionista una copia del film, poco prima dell’uscita nei cinema. Copia che tuttora conserva. 
Dove stia la verità dove la leggenda è difficile da dire, ma è normale che nascano storie intorno a un film che è una parte importante della storia del cinema, per le sue innovazioni, per la sua bellezza appunto e per aver aperto la strada al genere slasher e naturalmente più che ispirato (possiamo dire che copi parecchio) “Friday The 13th”.
Reazione a CatenaMario Bava non pone limiti alle idee, mentre sembra averne nel budget, piazzando la storia, semplicemente, in una baia e lavorando come sempre di fino con le cose a disposizione. Si occupa anche della fotografia, del soggetto e della sceneggiatura, scritta in collaborazione con diversi autori, tra i quali (e soprattutto) il quasi esordiente Dardano Sacchetti appena uscito da “Il Gatto A Nove Code”. Non c’è dubbio che sapesse scegliere bene i collaboratori Bava, come già visto in altri lavori, perché oltre al noto sceneggiatore ci sono un sempre ottimo Stelvio Cipriani alle musiche e un altrettanto pregevole Carlo Rambaldi che con i suoi effetti speciali crea il plus del film.
Il resto è in mano di un Bava più che ispirato, che segue, tra zoom e soggettive, gli efferati delitti che sono il nucleo centrale di “Reazione A Catena”. Un film d’impatto dunque, che schizza sangue in ogni dove, che inorridisce, (ma non fa arrivare ai livelli di Lee) e che colpisce nel segno.
Che cosa trasforma l’uomo nel peggior essere vivente dell’universo? Facile, i soldi, l’eredità. Questioni che scatenano la reazione a catena, che s’innesca con l’omicidio della contessa paraplegica Francesca Donati. Un effetto domino faReazione a Catena cadere chiunque o quasi entri nella storia, in un tripudio di cattiveria, in una girandola di colpi…d’ascia. A voler trovare un difetto a questo lavoro, si poteva sperare in qualcosa in più nella recitazione. Non va male, ma poteva essere meglio.

Miss Francia 1958 Claudine Auger, che raggiunse il grande successo con la partecipazione al film di James Bond “Thunderball” al quale affiancò diverse partecipazioni in film italiani, interpreta Renata Donati, figlia del ricco conte. Il grande Luigi Pistilli invece, qui è Alberto marito di Renata uno dei personaggi principali di un cast che si completa con Isa Miranda, Chris Avram e i giovanissimi Renato Cestiè e Nicoletta Elmi, destinati a interpretare diversi film thriller e horror di successo negli anni settanta e a condividere i banchi di scuola…da adolescenti.

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SReazione a Catenacheda Tecnica
Titolo Originale: Reazione A Catena
Titoli Alternativi: Bahía de Sangre (Argentina) A Mansão da Morte,Banho de Sangue, O Sexo na Sua Forma Mais Violenta (Brasile), Den blodige bugt (Danimarca), Bahía de sangre (Spagna), La baie sanglante (Francia), A Bay of Blood, Blood Bath Bloodbath, Bloodbath Bay of Death (UK), Kravgi tromou, O krikos ton eglimaton, Sfagi sto akrogiali tis idonis, To spiti me ta alysidota eglimata (Grecia), A vér öble (Ungheria), Chain Reaction, E così imparano a fare i cattivi, Ecologia del delitto (Italia), Chimidoro no irie (Giappone), Krwawy obóz (Polonia), Lancana reakcija (Serbia), Kanli körfez (Turchia), A Bay of Blood, Bay of Blood, The Antecedent, The Last House on the Left, Part II, Twitch of the Death Nerve, Twitch of the Death Nerve (USA), Blutrausch des Teufels, Im Blutrausch des Satans (Germania), A Bay of Blood, Ecology of a Crime (Internazionale)
Anno: 1971
Nazione: Italia
Regia: Mario Bava
Cast: Claudine Auger, Luigi Pistilli, Claudio Camaso, Anna Maria Rosati, Chris Avram, Leopoldo Trieste, Isa Miranda, Renato Cestiè, Nicoletta Elmi, Laura Betti
Durata: 84′
Casa di Produzione: Nuova Linea Cinematografica

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