Escape From Tomorrow

Escape From

Tomorrow

 
 


Bad things happen everywhere
Il 2013 del cinema indipendente è stato anche l’anno di “Escape From Tomorrow”, film entrato dalla porta principale, cioè dal “Sundance Film Festival”. Il caso è noto ed ha scavalcato la nicchia, per finire su tutti i media generalisti, perché “Escape From Tomorrow” a parte avere un bellissimo poster è stato girato in buona parte a Disney World e a Disneyland, all’insaputa del colosso americano notoriamente geloso delle sue “proprietà intellettuali”. 
Un’operazione di “Guerrilla Filmaking”, portata avanti con una Canon Eos 5D Mark II in modalità video e con l’utilizzo di smartphone per il coordinamento. Un caso. Una beffa per la Disney.Ma a parte tutto ciò che cosa è “Escape From Tomorrow”? Innanzitutto è un film che è stato accolto bene dalla critica e che in molti hanno etichettato come horror psicologico o fanta-horror e soprattutto come opera che segue la scia dei lavori di Polanski e Lynch. 
A nostro modesto avviso però è un lavoro che merita di essere visto solo per la sua vicenda e per la sua (ottima) tecnica. Ci era venuto, in effetti, il dubbio che il tanto clamore nascondesse un film non troppo interessante, con una trama che ha diverse lacune, eccessivi momenti dove non capita nulla e soprattutto un messaggio che nel 2013 è già stato sviscerato più volte e sui più disparati mezzi. 
Sì, sembra voler seguire la via di Lynch, con una serie di misteri, di momenti surreali che vanno in crescendo fino a raggiungere l’apice nel finale ma alla fine qui si racconta, molto semplicemente, la storia di un uomo in crisi di mezza età e si vuole colpire la perfezione di facciata della nostra società o per meglio dire l’ipocrisia che tutto quanto debba essere allegro e luccicante (come un parco divertimenti appunto).

Bel parallelismo, questo va detto, sul quale si sviluppa la vicenda di Jim, che dopo aver perso il lavoro porta la famiglia a divertirsi in uno dei parchi della Disney. Lì dentro però invece di liberare la mente, Jim incomincia a vivere delle strane avventure che iniziano con un’ossessione morbosa per due studentesse francesi e continuano con visioni, incubi, sesso con una strana donna, personaggi bizzarri, per finire con l’Epcot centro nevralgico degli incubi e dei controlli (definito da Jim un grande testicolo).
Resta una brillante realizzazione, fatta, come dicevamo in apertura, da clandestini nei due grandi parchi di divertimento degli USA della compagnia americana. 
Una produzione che per ovvi motivi ha dovuto pianificare tutto, girare velocemente (al massimo le scene venivano rifatte tre volte), in bianco e nero, per evitare problemi tecnici (vedi luci) e usando come equipaggiamento tecnico solo la Canon e gli smartphone. 
A ciò il regista esordiente Randy Moore ha aggiunto in post-produzione alcune scene in Chroma Key e per quanto sia una produzione indipendente e ribadiamo clandestina, il risultato è omogeneo e scorrevole. 
Vi chiederete cosa ne pensa il colosso americano di “Escape From Tomorrow” con quella mano disneyana insanguinata del poster, ebbene, immaginiamo, dopo averci ragionato un bel po’ sopra, la Disney ha deciso di ignorare la pellicola, di non cercare di fermarla o boicottarla. Anzi la compagnia ha inserito questo film nella propria enciclopedia ufficiale e possiamo anche immaginare che l’abbia fatto non perché questo lavoro sia piaciuto, ma per evitare di dargli ancora più notorietà. 
Noi invece ci chiediamo cosa ne sarebbe stato di “Escape From Tomorrow” se fosse stato girato con i permessi o se non fosse stato girato nei parchi della Disney.

english2


Escape From TomorrowScheda Tecnica
Titolo Originale: Escape From Tomorrow
Anno: 2013
Nazione: USA
Regia: Randy Moore
Cast: Roy Abramsohn, Elena Schuber, Katelynn Rodriguez, Jack Dalton, Danielle Safady, Annet Mahendru
Durata:
Sito Ufficiale: http://escapefromtomorrow.com/

 

 

 

 

 

 

Tags:  

Leave a reply

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.