Milano Rovente

Umberto Lenzi
Milano Rovente


 -Ho capito! Io dovrei fornirti le mie ragazze per spacciare la droga è così francese?
-Sì, il 30% a te e il 70 a me. Mi sembra una proposta generosa
-Come no! Generosissima è! Quasi, quasi mi metto a fare i cazzicatummoli!
-Pardon?
-Ah già tu non sei siciliano è per questo che stai giocando col fuoco!

Milano è rovente in quegli anni in cui la criminalità era una cosa seria. Piani ben studiati, tradimenti, contro-tradimenti. La “mala” aveva un suo codice etico e se non ci travisate anche un suo fascino.
Un fascino che da sempre appassiona il cinema e quindi ecco un altro film che si lancia nell’argomento seguendo la scia tracciata da Di Leo e da altri predecessori. 

Dietro la macchina da presa troviamo Umberto Lenzi che esordisce nel genere poliziesco, che lo vedrà, come ben sappiamo, protagonista per tutti gli anni settanta. 
Il grande Umberto scrive con lo scrittore Franco Enna una buona sceneggiatura, molto tesa, incasinata e trova degli interpreti che danno il meglio, rendendo reali i personaggi.
La storia è un difficile groviglio di situazioni, di traffici, di sotterfugi, di tradimenti, di omicidi spietati, ma anche di sentimenti. Protagonista è Salvatore Cangemi un siciliano trasferitosi a Milano proprietario
Milano Roventedi un’azienda ortofrutticola che è una copertura, perché Cangemi in realtà gestisce un grande giro di prostituzione.
Roger Daverty detto “il francese” decide un giorno che Cangemi può essere una buona base per il suo traffico di droga e cerca in ogni modo di convincerlo a usare le sue prostitute per spacciare la sua droga. I modi che usa per persuadere Cangemi non sono molto dMilano Roventeiplomatici, così come non lo sono le risposte del clan siciliano. 

Milano Rovente

Il risultato è che su Milano si abbatte una lunga scia di sangue. Il ritmo è serrato e gli avvenimenti sono tanti, intervallati da veloci pause riflessive che funzionano da collante. Forse la storia è anche troppo elaborata, tant’è che ogni tanto si rischia di perdere il filo. Azione e violenti omicidi non mancano così come qualche interessante sorpresa.
Lenzi poi si ritrova per le mani un cast d’eccellenza. Antonio Sabato è strepitoso nel ruolo di Cangemi e da vita a un personaggio complesso, credibile e pieno di sfaccettature, forse anche troppo perfetto. 
Preciso anche Philippe Leroy che interpreta il “francese”, un personaggio più leggero rispetto a Cangemi, a volte ironico, che crea col rivale un interessante, dualismo a tutto tondo. Le spalle dei due protagonisti non sono da meno. Marisa Mell ancora sulla cresta dell’onda è la “femme fatale, un ruolo che l’attrice austriaca rende fondamentale per la storia.

 

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Milano RoventeScheda Tecnica
Titolo Originale: Milano Rovente
Titoli Alternativi: La guerre des gangs (Francia), Milano… to mikro Chicago (Grecia), Milão Escaldante (Portogallo), Burning City (titolo inglese), Gang War in Milan (titolo internazionale)
Regia: Umberto Lenzi
Anno: 1973
Nazione: Italia
Cast: Antonio Sabato, Philippe Leroy, Antonio Casagrande, Carla Romanelli, Alessandro Sperli, Franco Fantasia, Tano Cimarosa, Marisa Mell
Casa di Produzione: Telemondial
Durata: 96′

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