La Montagna del Dio Cannibale

La Montagna Del Dio Cannibale

 La Montagna Del

Dio Cannibale

Ma che fantasmi! Non si dimentica il sapore della carne umana!


Non siamo dei grandi esperti in materia, ma a quanto leggiamo su internet il mercato dell’uranio negli anni settanta era in grande crisi. Quindi c’è da chiedersi innanzitutto perché usarlo come causa scatenante degli eventi in una pellicola del 1978.
Che poi l’uranio non faccia bene è cosa nota ed evidentemente ha contaminato il DNA di una tribù di nome Puka. Assurdi. Cannibali. Porcelloni. Ma ne parleremo dopo.
A chi invece questa montagna d’uranio non ha fatto male, visti i riscontri commerciali, sono i fratelli Martino, Sergio come regista/sceneggiatore (con Cesare Frugoni) e Luciano come produttore.
I due assolutamente non adatti al genere, iniziano con questo film una sorta di trilogia d’avventura con il fido Cassinelli tra i p
Ursula Andressrotagonisti, che continua con “L’Isola degli Uomini Pesce” e termina con “Il Fiume Del Grande Caimano”.
 Qui cercano la via del cannibal movie e partono in grande con una produzione evidentemente molto ricca. Guardiamo il cast ad esempio: abbiamo Ursula Andress che a quarantadue anni e un po’ in declino artistico fa ancora la sua ottima figura, uno Stacy Keach finito chissà come tra i cannibali e Claudio Cassinelli.
A ciò i Martino abbinano una furbizia straordinaria mettendo dentro tutto ciò che serve per un film del genere e tutto ciò che poteva attirare all’epoca il pubblico e con il senno di poi, gli appassionati moderni del cinema di genere.
Analizzandolo nel dettaglio “La Montagna del Dio Cannibale” non è un capolavoro, tutt’altro. È un film
che alterna momenti di chiacchiere inutili in mezzo alla natura a momenti, soprattutto nell’ultima parte, dove la parola è sostituita dall’azione violenta.
Si potrebbe dividere il film in due part
Stacy Keachi, un inizio più d’avventura e una seconda parte, (più che altro il finale) che cerca l’azione e soprattutto la giustificazione per farsi chiamare “cannibal movie”.
 Il tutto è inframmezzato da diversi inserti trascinati dentro a forza, che dovrebbero testimoniare la crudezza del mondo selvaggio e che danno alla pellicola un lieve connotato da “Mondo Movie”. Ne fanno le spese, per la gioia degli amanti dello splatter, una serie di animali, sbranati (durissima la scena della scimmietta morente) o squartati da quegli incivili d’indigeni. Rispetto però al maestro Deodato, Martino ogni tanto scivola sull’artificialità di queste scene come testimonia l’ombra di una persona che manovra uno di questi animali selvaggi.


Il nucleo centrale della pellicola è composto dall’avventura di un gruppo di persone che si spinge verso la cosiddetta “Montagna del Dio Cannibale”. Susan (Ursula Andress) e suo fratello Arthur (Antonio Marino) partono per la Nuova Guinea (in realtà il film è stato girato in Sri Lanka) alla ricerca di Henry, marito di Susan, scomparso nel nulla.

La Montagna Del Dio Cannibale Laggiù trovano una guida, il Dr.Edward Foster (Stacy Keach), il solito scaltro avventuriero, un po’ più intellettuale del solito, ai quali poi si aggiunge l’esploratore Manolo (Claudio Cassinelli).
Il gruppo che si completa con una serie di peones destinati, già s’intuisce, a brutta fine, affronta le difficoltà della giungla, perdendo per strada numerosi pezzi, mangiati dagli animali o uccise da strani guerrieri tribali. Situazioni che sono la preparazione per vedere l’azione che culmina con l’arrivo dei superstiti alla montagna del titolo, dove vive la tribù dei Puka.
Da qui in poi “La Montagna del Dio Cannibale” regala perle “scult”, come la famosa scena con Ursula Andress legata nuda a una roccia idolatrata come una divinità, e la conseguente voglia di uno della tribù di farsela, punito poi con il taglio del pene.
Superato un paio di anni dopo e di tanto dal totem “Cannibal Holocaust”, la “Montagna del Dio Cannibale” rimane uno dei più noti episodi italici del genere, grazie anche al già citato cast di stelle che compie ottimamente il suo dovere. I fratelli De Angelis si occupano delle musiche.

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La Montagna Del Dio Cannibale

Scheda Tecnica
Titolo Origina
le: La Montagna Del Dio Cannibale
Titoli Alternativi: A Montanha dos Canibais (Br
asil), El dios de los caníbales (Colombia),Kannibalernes dronning, Mysteriet i junglens dyb (Danimarca), La montaña del dios caníbal (Spagna), Viidakon julma salaisuus (Finlandia), La montagne du dieu cannibale (Francia), Primitive Desires, Prisoner of the Cannibal God (UK), Sto vouno ton kannivalon, To vouno ton kannivalon (Grecia), Farar az djazireh adamkharan (Iran), Jakten på fjellets hemmelighet,  Mountain of the Cannibal God(Norvegia), Mountain of the Cannibals (Filippine), Góra Boga kanibalów (Polonia), A Montanha do Deus Canibal (Portogallo), Bergets grymma hemlighet,  Jakten på bergets hemlighet (Svezia), Lanetliler dagi (Turchia), Mountain of the Cannibal God Slave of the Cannibal God, The Mountain of the Cannibal God (USA),Die weiße Göttin der Kannibalen (Germania), The Mountain of the Cannibal God (Internazionale)
Regia: Sergio Martino
Anno: 1978
Cast: Ursula Andress, Stacy Keach, Claudio Cassinelli, Antonio Marsina, Franco Fantasia, Lanfranco Spinola, Carlo Longhi, Luigina Rocchi
Durata:
Casa di Distribuzione: Dania Film, Medusa Distribuzione

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