Santo contra
el rey del crimen
never do evil to anyone, never deceive your fellow men, dedicate yourself body and soul to defending the weak, implacably punish evil
Il padre. Il figlio. Lo spirito de El Santo. Roberto o “Beto” è un bambino che protegge una bambina dai bulli e viene vigliaccamente picchiato. Arrivato a casa, cerca di nascondersi dal padre, anche grazie all’aiuto del maggiordomo. Il genitore però se ne accorge, lo chiama e gli svela un’incredibile verità. L’uomo, Senor Llata, ormai anziano e malato un tempo era El Santo. Una tradizione, un impegno eroico della famiglia che si tramanda da generazioni e che anche il figlio, se vorrà, potrà un giorno ricoprire, rinunciando però a tutto. Inizia con questo “incredibile“ colpo di scena la nuova avventura de El Santo, diretto per la prima volta da Federico “El Pichirilo” Curiel esperto regista della lucha libre, che anche in seguito incrocerà la sua strada con quella de El Enmascarado de la Plata.
Lontano da cattivi sovrannaturali El Santo combatte nuovamente contro i criminali comuni, in quello che è allo stesso tempo un film curioso e poco divertente. Lo sport la fa da padrone con i classici lunghi momenti di lucha libre, più violenti che in passato e soprattutto di pelota basca o se preferite la pilota. Lo sport nazionale basco (bmoviesheroes riconosce l’Euskal Herria come nazione) diffuso anche in America Latina ha incuriosito diverse volte il mondo del cinema e della TV e qui trova uno spazio davvero ampio sul quale è costruita una buona parte della trama.
Il nostro eroe messicano preferito invece è in secondo piano, pronto a intervenire in caso di necessità ma non è la figura centrale di un film divisibile in tre parti. Ritroviamo Roberto o “Beto” famoso e affermato atleta, campione mondiale della lucha libre. Il maggiordomo Matias (uguale nonostante gli anni trascorsi) gli ricorda la promessa fatta al padre. Roberto, sempre ripreso di schiena, non ha dubbi e chiede a Matias di tirar fuori da uno scrigno la maschera d’argento. Il maggiordomo lo porta nel laboratorio segreto, un posto che non ha nulla da invidiare a Batman. ¡El Santo vuelve!
Chi abbia protetto il mondo durante tutti questi anni non è dato a sapersi ed è la stessa risposta che hanno i giornali che s’interrogano sulla scomparsa di Roberto Llata. Invece di assistere alle avventure del ritrovato El Santo, finiamo per seguire la storia dei reali protagonisti: il poliziotto Fernando e la sua fidanzata, la giornalista Virginia. I due che non fanno altro che assistere a eventi sportivi, notano strane incongruenze in una partita di pelota basca e soprattutto il tentativo di danneggiare El Santo (con dell’acido) durante un match. Dietro a questi loschi traffici c’è la congrega di Don Cosme, con tanto di nano tra i suoi scagnozzi, che cerca di arricchirsi con le scommesse. Naturalmente dovrà vedersela con Ferninando e Virginia e soprattutto con El Santo pronto a intervenire e a irrompere nel covo dei cattivi.
La solita avventura de El Santo, tra improbabili momenti e colpi di scena, viene un po’ schiacciata da una sovrastruttura decisamente noiosa che ci racconta di Ferdinando e Virginia. Da questo torpore ci si risveglia quando l’eroe entra in scena, ma è decisamente poco rispetto ad altri capitoli. Peccato, perché come detto “El Santo contra el rey del crimen” ha l’originalissima idea di occuparsi della pilota e soprattutto ha un ottimo cast.
Il padre di Beto è interpretato nientemeno che da Renè Cardona, mentre Matias è Augusto Benedico che vedremo anche in altri film della serie. Ana Bertha Lepe un’attrice famosissima del cinema messicano nonché classificata quarta a Miss Universo 1953 è Virginia fidanzata con Fernando interpretato da Fernando Casanova altro nome importante per la settima arte messicana.
Scheda Tecnica
Titolo Originale: Santo contra el rey del crimen
Titoli Alternativi: Santo vs. the King of Crime
Nazione: Messico
Anno: 1961
Regia: Federico Curiel
Cast: El Santo, Fernando Casanova, Ana Bertha Lepe, Roberto Ramirez Garza, Begoña Palacios, René Cardona, Yolanda Ciani, Augusto Benedico.
Durata: 84’
Casa di produzione: Estudios América, Películas Rodríguez
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