Black Christmas

Black Christmas


That sucks, everyone should be home for Christmas

A occhio e croce è come quando cerchi di cambiare il cenone o il pranzo di Natale, rendendolo meno scontato e meno classico. Ma è difficilissimo rinnovare la tradizione, un qualcosa di prestabilito che seppur vecchio funziona ancora benissimo.

Un parallelismo che per tema e risultato calza a pennello con il remake di “Black Christmas” realizzato da Glen Morgan più presente nel mondo dell’intrattenimento come produttore che come regista.
Una storia scritta dallo stesso Morgan con Bob Clark tra i produttori esecutivi che fugge dall’improbabile serie di sequel per entrare però nella categoria degli imbarazzanti remake.
Un cast giovane preso in maggioranza dalle Serie TV o dai film per la TV annovera Andrea Martin già nel cast originale. Forse la sua presenza è l’unica cosa degna di nota per una storia che decolla dopo moltissimi minuti e cerca di dare una spiegazione al misterioso killer, inserendo nuove (e patetiche) caratteristiche. Diversi flash back ricostruiscono la vita dell’assassino, mostrandoci la stereotipata famiglia disagiata e cercando di sviarci per darci poi un colpo di scena finale, che in realtà s’intuisce facilmente. Molto facilmente.Black Christmas

Bisogna riconoscere che Morgan l’impegno lo mette, ad esempio nella fotografia e puntando a costruire una struttura solida che lasci lo spettatore sulle spine fino alla fine. Commette però due errori imperdonabili: quello, come detto, di raccontarci (e infine mostrarci) chi è l’assassino e di sostituire il black humor presente nell’originale con odiosi siparietti messi in piedi da altrettanto odiosi personaggi, che sinceramente meritano la fine che fanno.
Questo “Black ChristBlack Christmasmas” è dunque un film del tutto inutile, che né omaggia, né cambia il brillante film del 1974 e che una scena sotto la doccia della protagonista abbatte definitivamente. Il nucleo centrale della storia è noto a tutti. Qualcuno nascosto nella sede di un’associazione studentesca femminile fa scempio di vite umane. A ciò è aggiunta la scena del presunto assassino in un carcere di sicurezza e un epilogo che mostra il volto del colpevole e la sua orribile fine.
Un po’ come cercare di sostituire la lasagna del pranzo di Natale con il tofu. Moderno sì, ma con meno gusto.

Black ChristmasScheda Tecnica
Titolo Originale: Black Christmas
Titoli alternativi: Gritos en la oscuridad (Argentina), Natal Negro (Brasile), Black X-Mas, Noël noir (Canada), Black Christmas (Germania), Negra Navidad (Spagna), Black Christmas (Grecia), Fekete karácsony (Ungheria), Black Christmas – Un Natale rosso sangue (Italia), Gritos en la oscuridad (Messico), Gritos en la oscuridad (Perù), Krwawe swieta (Polonia), Férias Assombradas (Portogallo), Crni Božić (Serbia), Черное Рождество (Russia), Black X-Mas (USA), Gritos en la oscuridad (Venezuela)
Anno: 2006
Nazione: USA
Regia: Glen Morgan
Cast: Katie Cassidy, Michelle Trachtenberg, Mary Elizabeth Winstead, Lacey Chabert, Kristen Cloke, Andrea Martin
Durata: 94’
Casa di produzione: Dimension Films, 2929 Productions, Adelstein-Parouse Productions

Tags:  

Leave a reply

You may use these HTML tags and attributes: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.