La moglie in vacanza…
l’amante in città
-È un bel modellino vero? Sa il mio sarto è molto bravo. Ha tagliato molti tanti anni a Parigi
-Non c’è niente da fare Diciamolo papele papele dal bel taglio si vede la gran signora. Lo diceva sempre la mia memmé. La mia povera memmé
-È morta?
-No è viva, non c’ha una lira ed è povera
C’è una cosa in questo film che non riesco a capire. Voglio dire sei sposato con Barbara Bouchet e hai bisogno di un’amante?
Beh certo, il punto non è questo, diciamo che la questione non è filosofica ma commerciale. Soprattutto perché se nel ruolo dell’amante hai Edwige Fenech, significa che a livello commerciale hai per le mani un gran bel cast. Già, solo, con loro due.
La bionda e la bruna duellano per tutto il film e se volete sapere chi vince, sappiate che senza dubbio è la bionda che trionfa a colpi di reggicalze e provocazioni che mandano fuori di testa tutti quanti, nonostante la bruna mostri di più. Scusami Edwige. Non averne a male.
In mezzo a loro troviamo il solito Renzo Montagnani, industriale sposato con la petulante Valeria e amante di Giulia. Non proprio un coglione.
Loro tre sono i protagonisti di un film di Sergio Martino del 1980 che si prende il lusso di avere come comprimario (ma alla fine emerge al pari dei tre) il solito ottimo Lino Banfi e di appoggiarsi alla concretezza di caratteristi del calibro di Marisa Merlini del buon Renzo Ozzano qui in una parte più ampia e “internazionale”, di Tullio Solenghi e Pippo Santonastaso.
Uno di quei film che sembra un “all star game” e che anche a livello di storia va sul sicuro. Il tema lo conosciamo benissimo, l’eterno dubbio tra la moglie e l’amante. L’eterna lotta a non farsi sorprendere e quella dei comprimari che cercano di portarsi a letto qualcuno.
Astutamente ambientato in un hotel a Courmayeur dove tutti quanti convergono per le classiche vacanze sulla neve e dove assistiamo al noto gioco delle camere, compreso quello del numero che gira e che crea fraintendimenti. E c’è pure una torta in faccia e rocambolesche avventure sugli sci.
Niente di nuovo come detto ma Martino sa il fatto suo e gestisce in maniera perfetta tutto quanto, dalla storia a un gruppo di attori sicuramente molto valido.
Andrea Damiani (Montagnani) è un industriale parmense la cui amante (non ripeto chi è, credo si sia capito) vorrebbe diventare la signora Damiani e quindi farlo divorziare dalla moglie Valeria.
Quest’ultima si è innamorata di un dipendente dell’azienda del marito cioè Giovanni (Solenghi) che si spaccia per un Conte con tanto di cameriere finto gay, cioè Lino Banfi. A Courmayeur la battaglia finale.
Scheda Tecnica
Titolo originale: La moglie in vacanza… l’amante in città
Titoli alternativi:A Esposa de Férias e a Amante na Cidade, A Esposa em Férias, e a Amante na Cidade… (Brasile), Жена ми е във ваканция, любовницата ми е в града (Bulgaria), Les zizis baladeurs (Francia), kyria se diakopes… o keratas sto spiti (Grecia), Wife on Vacation… Lover in Town (In inglese), Mulher em Férias, Amante em Casa, Mulher em Férias… Amante em Casa (Portogallo), Жена в отпуске… любовница в городе (Russia), Zena na dopustu, ljubica v mestu (Slovenia), La mujer de vacaciones, la amante en la ciudad (Spagna), Urlaubsreport alleinstehender Frauen (Germania)
Anno: 1980
Nazione: Italia/Francia
Regia: Sergio Martino
Cast: Edwige Fenech, Barbara Bouchet, Renzo Montagnani, Lino Banfi, Tullio Solenghi, Renzo Ozzano
Casa di produzione: Dania Film
Durata: 90’
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