L’Umanoide

L’Umanoide


Voi robot avete almeno un vantaggio su noi umani. Non dovete compilare rapporti

Crederci è tutto. Perché se uno guarda i lunghissimi titoli di testa de “L’Umanoide” si trova davanti a nomi del calibro di Corinne Clery, Richard Kiel, Arthur Kennedy, Barbara Bach, Ivan Rassimov, Massimo Serato e Leonard Mann. Cioè, mica gli ultimi arrivati.
E cavolo, con quelle parole che scorrono in stile “Star Wars”, è automatico pensare che questa pellicola diretta da George B.Lewis, di certo un americano, sia un film di fantascienza che può duellare (quasi) alla pari con quello di Lucas, uscito all’epoca da poco. Senza contare che qui le musiche le ha composte un certo Ennio Morricone.

Anche i primissimi minuti non sono affatto male, sì ok, c’è uno vestito da Darth Vader, ma pazienza. Il problema è che poi i momenti in cui si dice “ma pazienza” e si chiude cioè un occhio, sono tantissimi e minuto dopo minuto aumentano senza sosta. George B.Lewis innanzitutto non è un regista americano ma è il nostro Aldo Lado, coadiuvato in alcune scene da Enzo G.Castellari. La storia invece s’incanala in noiose situazioni, anche molto prevedibili e alcuni momenti sembrano anticipare “Spaceballs” di Mel Brooks, con personaggi come l’aitante eroe interpretato da Mann, il piccolo “jedi” asiatico e il robottino, al limite della parodia. Menzione speciale per la versione canina di R2-D2, che qui non fa altro che abbaiare, mostrando lucine colorate e ricordandoci il “Robot Emiglio” giocattolo di gran successo della “Giochi Preziosi”.

Per il resto è lecito chiedersi come mai Ennio Morricone abbia composto le musiche e come mai, attori così noti siano finiti in questa versione molto casereccia di “Star Wars”. Se non altro Ivan Rassimov resta nascosto dietro il casco (artigianale) di Darth Vader e Corinne Clery, più che mai scoglionata mostra la sue bellezza in poche scene, lasciando più che altro a Barbara Bach, imprigionata in un vestito strettissimo, il ruolo della bella (ma cattivissima).
Non è tutto da buttar via però. Perché bisogna riconoscere che rispetto ad altri suoi simili (cioè le copie povere di “Star Wars”) qui c’è una grande ricerca nei costumi e nei set. E un tentativo onorevole di rendere gli effetti speciali credibili che funziona soprattutto con i raggi laser ma meno con tutto il resto e vedi anche l’utilizzo di tanti modellini.
Il clan dei cattivi che si vestono sempre di nero è capeggiato da Lord Graal (Ivan Rassimov) fratello del grande governatore intergalattico “Grande Fratello” di Metropolis (massì citiamo un po’ a caso) interpretato da Massimo Serato. Graal fugge da una prigione di massima sicurezza e si unisce allo scienziato pazzo Dr.Kraspin (Arthur Kennedy) anche lui fuggito dal carcere, che aiuta a restare in vita la bella e inutile Lady Agatha (Barbara Bach) tramite trasfusioni di sangue trucidamente preso a povere vittime femmili. Lui tra l’altro vuole pure uccidere Barbara Gibson (Corinne Clery) che troviamo in un ufficio tipo INPS del futuro, mentre forse è un’astuta insegnante/psichiatra. Chissà.
I tre hanno intenzione di dominare il mondo, ci mancherebbe, rubando il temibile Kappatron una sostanza nucleare potentissima in grado di trasformare chiunque in temibili soldati umanoidi. Il furto riesce e testano il Kappatron sul povero Golob (Richard Kiel) che tanto per cambiare diventa un gigantesco e potente energumeno.
Strada spianata per il dominio? Naturalmente no. Barbara è l’insegnante di un piccolo bambino asiatico dal nome impronunciabile, che diventa Tom Tom per gli amici ma che è in realtà tipo una specie di Jedi che si fa aiutare anche da due misteriosi, ma stilosi arcieri, che compaiono nei momenti giusti. Poi c’è Nick lo Ian Solo della situazione (Leonard Mann e chi sennò?) e alle forze del bene si unisce anche Golob e il suo robot “Emiglio” strappato dal lato oscuro della forza dai poteri mentali di Tom Tom. Battaglie, sparatorie, frizzi e lazzi rimettono tutto al loro posto.

 

 

Scheda Tecnica
Titolo originale: L’Umanoide
Titoli alternativi: O Humanóide (Brasile), El humanoide (Spagna), Humanoidi (Finlandia) L’humanoïde (Francia), Ta anthropoeidi saronoun ti Gi (Grecia), Cosmos King (alternativo), Robot mennesket (Norvegia), Humanoid (Filippine), O Humanóide (Portogallo), Robotkriget (Svezia), The Humanoid (USA), Kampf um die 5. Galaxis (Germania)
Anno: 1979
Regia: Aldo Lado, (Enzo G.Castellari)
Cast: Corinne Clery, Richard Kiel, Arthur Kennedy, Barbara Bach, Ivan Rassimov, Massimo Serato, Leonard Mann.
Casa di produzione: MErope

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