Invaders From Mars

Invaders From Mars



From out of space… came hordes of green monsters!

Semplice e lineare come invadere la terra, questo film raggiunge, in ogni caso, il suo scopo. “Invaders From Mars” è un simpatico sci-fi “low budget” del 1953, che con due o tre accorgimenti ben pensati diventa molto interessante. Dobbiamo dire onestamente, che non ci sono grandi colpi di scena, che la storia è in estrema sintesi la lotta di alcuni terrestri contro l’invasore marziano e che i protagonisti sono degli astuti e stereotipati membri della comunità statunitense. Ma c’è un’estetica meravigliosa che conquista, partendo da un utilizzo preciso dei colori usando alla perfezione le tecniche in voga all’epoca, passando per una scenografia sempre attraente e chiudendo con un commento sonoro che accompagna bene l’evolversi della storia.

Lo sbilanciamento in favore dell’estetica è forse dovuto alla presenza del regista William Cameron Menzies, un factotum del cinema, che ha vissuto anche l’epoca del muto.Invaders From Mars
Tra i tanti lavori fatti per il grande schermo, Menzies è passato alla storia per il ruolo di “Art Director”. Una figura, plasmata e ridefinita da egli stesso, che l’ha visto impegnato in importanti produzioni, tra le quali “Gone With The Wind” (film nel quale ha girato la sequenza dell’incendio di Atlanta) e che gli ha fruttato tanti riconoscimenti e due Oscar per “The Dove” e “Tempest” rispettivamente nel 1927 e 1928.

In questo curriculum stellare, però, il ruolo di regista è stato un po’ meno importante, anche se Menzies può vantare lavori importanti come lo sci-fi “Things To Come”, tratto da una storia di H.G. Wells e soprattutto “The Thief Of Bagdad” del 1940, in collaborazione con altri registi.

Qui lo troviamo quasi al termine della carriera e purtroppo a pochi anni dalla morte, ma in in grande forma, in un film nel quale inserisce diverse idee e visioni di grande qualità.
Ad esempio la sequenza girata nella stazione di polizia, che diventa un posto dal colore bianco e candido da un lato, ma che trasmette un’aura sinistra dall’altro. Ottimi poi sono il planetario, l’astronave degli alieni, ma anche la più banale casa tipica americana.
I personaggi, molto tipici dello sci-fi, sono composti naturalmente dalla felice (all’inizio) famiglia americana, dall’astuto eroe, dalla bella dottoressa e dal solito esercito che interviene, ma soprattutto da una piccola novità, un bambino, protagonista principale, che racconta la storia seInvaders From Marscondo la sua prospettiva.

Si chiama David è un ragazzino appassionato, come il padre, di astronomia, così tanto da fissare la sveglia in piena notte per vedere le stelle. Una notte di queste, cercando di vedere un evento irripetibile, vede (in effetti anche questo è un evento straordinario), un grosso bagliore che cade a un centinaio di metri da casa sua. Nessuno ovviamente gli crede. Ma ben presto lui nota dei cambiamenti nelle persone e uno strano segno rosso sul collo delle stesse. Gli unici che sembrano dargli retta sono la dottoressa Pat Blake e l’astronomo Stuart Kelson, che ritiene affidabile il ragazzo.

In effetti il bagliore altro non è che un’astronave aliena che si piazza sotto la sabbia e comincia un lungo lavoro di conquista delle menti degli umani, col fine di conquistare il pianeta. Ai tre e all’esercito il tentativo, affatto facile, di fermare la missione. Invaders From Mars

Non abbiamo riassunto la trama, anzi, è esattamente questa, una linea retta, che prevede l’attacco, la difesa e il contrattacco. Senza mettere altro, a parte le visioni di Menzies. Nel cast troviamo Helena Carter nella sua ultima apparizione. Attrice americana di origini britanniche, diventata modella e in seguito attrice piuttosto richiesta ad Hollywood, tra la fine degli anni quaranta e la prima parte degli anni cinquanta. Milburn Stone invece è passato alla storia per un personaggio televisivo interpretato nella serie “Gunsmoke”, una serie più che longeva, durata ben vent’anni. Con loro ci sono anche un esperto dei “B Movies” come Arthur Franz, attori navigati come Morris Ankrum e Leif Erickson e la piccola meteora (non a caso il suo personaggio era appassionato di astronomia) Jimmy Hunt, che poco poi ha fatto nel cinema a parte partecipare al remake di “Invaders From Mars” del 1986 di Tobe Hoper.  

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Scheda Tecnica
Titolo Orginale: Invaders From Mars
Titoli Alternativi: Invasores de Marte (Spagna, Venezuela), Anfall från Mars (Svezia), Avaruuden pirut, Rymdens djävlar (Finlandia), Eisvoleis ap’ ton Ari (Grecia), Gli invasori spaziali (Italia), Hódítók a Marsról (Ungheria), Invasion vom Mars (Germania), L’attaque des martiens (Belgio), Les envahisseurs de la planète rouge (Francia), Mars valt aan (Belgio, fiammingo) Najezdzcy z Marsa (Polonia), Os Invasores de Marte (Brasile), Osvajači sa Marsa (Serbia)
Anno: 1953
Nazione: Usa
Regia: William Cameron Menzies
Cast: Helena Carter, Arthur Franz, Jimmy Hunt, Leif Erickson, Hillary Brook, Morris Ankrum, Max Wagner 

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