Sharknado 3: Oh Hell No!

Sharknado 3:

Oh Hell No!



I’m going to kill all of ’em, every last one of ’em.
Tried that three times. Didn’t seem to work.

Previsti addensamenti nuvolosi su tutta l’East Coast, con violenti rovesci. Di squali. Siamo in Sharknado che vi aspettate? “Sharknado 3: Oh hell no!”, ma non è chiaro se oh hell no è riferito alla storia o all’uscita del film, è il terzo episodio dell’ormai nota serie. Colpita Los Angels, danneggiata New York, lo sceneggiatore Thunder Levin e il regista Anthony C.Ferrante hanno dovuto per forza di cosa esagerare ancor di più buttando i loro squali sulla zona che va da Washington a Orlando, cioè in una distanza di 1,364 km. E non solo, perché poi c’è di mezzo anche lo Spazio.
E apprezziamo lo sforzo, perché avrebbero potuto limitarsi a colpire un’altra città, accontentare gli ormai tanti personaggi famosi che vogliono apparire nella saga, distruggere un po’ di cose e chiudere il tutto con il classico happy ending. Invece no, o almeno, non del tutto.

I camei di attori famosi e personalità conosciute negli Stati Uniti sono pressoché infiniti (ci sono pure i piloti NASCAR, Lou Sharknado 3: Oh Hell No!Ferrigno e Bo Derek) ma rispetto al secondo film, dove andavano quasi a strizzare l’occhio alla camera per far vedere di essere in “Sharknado”, qui sono meglio inseriti nella storia. Incredibilmente poi il finale lascia la porta aperta a due soluzioni che tra l’altro possono essere scelte dal pubblico. La domanda è: “Volete che April muoia?” Per votare usare l’hashtag #aprilDies #aprilLives, noi voteremo la prima, così per sport. Tutto quello che accade prima di questo finale aperto, che ci annuncia il quarto capitolo, è il solito polpettone trash esagerato a volte auto ironico cui siamo abituati.

Ian Ziering ormai salito a ruolo di esperto mondiale di squali e tornado (e per noi anche un porta sfiga non che non si vedeva dai tempi di Jessica Fletcher) è sempre l’eroe, Fin Shepard, sposato con l’eroina April (Tara Reid). Qui spunta pure il papà di Fin, interpretato nientemeno che da David Hasselhoff. Sarà un film orrendo, discutibile, ma la casa di produzione “The Asylum” svolge egregiamente il ruolo sociale di rispolverare star in declino. Bravi.
Sharknado 3: Oh Hell No!Fin si reca a Washington per ricevere un’onorificenza da parte del Presidente degli Stati Uniti. La “Golden Chainsaw” è l’orrendo premio che gli danno con il massimo degli onori. Finita la cerimonia, gli squali attaccano la capitale, distruggendo alcuni simboli (uno su tutti la Casa Bianca). Lui e il Presidente combattono a fianco a fianco. Finita l’emergenza Finn parte per la Florida, dove la sua famiglia lo sta attendendo. Una scia quasi continua di squali lo segue fino a Orlando, città, dove avviene l’incredibile scontro finale. Perché c’è solo una cosa da fare contro questa emergenza: usare un vecchio programma missilistico dei tempi di Reagan. E quindi via col viaggetto nello spazio.

Episodio più che degno sia per la serie sia per le produzioni di “The Asylum” è, a nostro avviso superiore del predecessore ma inferiore al primo e inarrivabile “Sharknado”. Certo che la produzione potrebbe impegnarsi di più negli effetti speciali, perché come Sharknado 3: Oh Hell No!sempre i CGI lasciano spesso a desiderare soprattutto nella realizzazione degli squali. Tra simboli distrutti, gente mangiata al volo e squali nello spazio assistiamo anche alle prestazioni di una serie di attori che sebbene poco convinti hanno ormai imparato il ruolo di eroi patriottici e fanno sfoggio di una serie interminabile di battute stucchevoli.
“Sharknado” è a detta dello stesso regista un blockbuster per la televisione, amato da grandi e piccini. Le invasioni quindi continueranno fino a quando il soggetto avrà un seguito e per la nostra (va detto che film del genere di ci danno da lavorare) e vostra gioia è già previsto il numero quattro. Ferrante vorrebbe una storia dal respiro internazionale e soprattutto Bill Murray come guest star!
Vedremo, intanto l’allegro baraccone di squali volanti lascia spazio ai cugini stretti di “Lavalantula” i cui interpreti appaiono in questo film.  E promette bene: tarantole che sparano lava su Los Angeles.

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Scheda Tecnica
Titolo Originale: Sharknado 3: Oh Hell No!
Anno: 2015
Nazione: USA
Regia: Anthony C. Ferrante
Cast: Ian Ziering, Tara Reid, Cassie Scerbo, Frankie Muniz, Ryan Newman, David Hasselhoff, Mark Cuban, Bo Derek, Lou Ferrigno
Durata: 75′
Casa di produzione: The Asylum

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