Goal of the dead

Goal of the dead

Il calcio è uno sport di squadra. La sopravvivenza no

Avete presente quei calciatori che non hanno grandi numeri da mostrare, ma che riescono grazie all’impegno e all’astuzia a compiere in maniera egregia il proprio lavoro? Ecco, quelli. Loro rappresentano esattamente “Goal of the Dead” film francese del 2014 diretto da Thierry Poiraud e Benjamin Rocher. Una horror/comedy che guarda con ammirazione (come tutte le horror comedy) “Shaun of the dead”, palesemente citato nei titoli di coda e che non ha colpi da fuoriclasse ma come detto, con astuzia e impegno passa abbondantemente la prova.

Innanzitutto l’idea è originale. Forse sbaglierò, ma non mi sembra di aver mai visto o sentito di horror ambientati nel mondo del calcio. Film comici sì, certo, ma mai horror. Un film che tra zombie e palloni, riesce anche a ironizzare sul mondo del calcio, con una vecchia stella del calcio che spera in un sentito omaggio del suo vecchio pubblico, un nuovo e viziato astro nascente del pallone e ancora, manager senza scrupoli, allenatori troppo romantici, ultras idioti e fan che ricordano le groupie.
E naturalmente non manca l’horror. Sebbene “Goal of the Dead” cada a volte, come quasi tutti i film sugli zombie, nella voglia di “citare” Romero, i due registi francesi non fanno mancare schizzi di sangue, teste spiaccicate e soprattutto un crescendo di azione nella seconda parte. Altra idea intelligente è quella di dividere il film, come le partite, in un primo e secondo tempo con tanto di intervallo che ci mostra un breve flash back sulla vita del protagonista.

L’eroe di turno è un certo Sam Lorit, calciatore a un passo dal ritiro e alfiere dell’Olympique Paris, che con la sua squadra deve giocare un’inutile partita di Coppa a Caplongue, sua città natale, contro la formazione locale, cioè la squadra che l’ha lanciato. Lorit spera in un’accoglienza da figlio al prodigo ma i locali lo attendono piuttosto incazzati e ancora arrabbiati per il tradimento del calciatore che ha preferito i soldi di Parigi, invece che l’orgoglio locale. I cori non proprio accoglienti, non sono l’aspetto peggiore, perché il numero 10 del Caplongue schiuma di rabbia, nel vero senso della parola, grazie al doping che suo padre, medico sociale, gli inietta e che, a causa di un dosaggio eccessivo lo trasforma in zombie.
L’apocalisse che ne deriva impegna Lorit, che scopre di avere anche una figlia, una giornalista, l’astro nascente Idriss Diago, che cercano di mettere fine a tutto quanto e soprattutto di uscirne vivi.
Una regia che fa il proprio dovere e che riesce a giocare bene con l’azione e gli effetti speciali, fa di “Goal of the dead” una piacevole sorpresa.

Scheda Tecnica
Titolo originale: Goal of the dead
Titoli alternativi: ゴール・オブ・ザ・デッド (Giapponese), Гол живых мертвецов (Russo)
Anno: 2014
Nazione: Francia
Regia: Thierry Poiraud, Benjamin Rocher
Cast: Alban Lenoir, Charlie Bruneau, Tiphaine Daviot, Ahmed Sylla, Bruno Salomone
Casa di produzione: Capture The Flag Films, Canal+, Ciné+
Durata: 140’

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