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Il medico…la studentessa

Il medico…

la studentessa

-Gattina mia, gallinella mia, cagnetta mia, micetta mia, puledrina mia
-Ma insomma fammi capire tu sei un medico o un veterinario?
-Adesso sono soltanto un maschio!

Tre anni prima di “London Calling” dei Clash, Silvio Amadio e Claudia, il personaggio interpretato da Gloria Guida, anticipano i tempi e iniziano la guerra.
La bionda innocente qui è poco innocente, anzi è proprio cattiva o più che altro vendicativa. A Londra vuole andare, a Londra deve andare e niente e nessuno la può fermare.
Interessante idea di base. Bravi anche gli interpreti. Ma qualcosa nella sceneggiatura non funziona, perché ci sono una serie di cose non sense che minano la struttura...

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La Signora Gioca Bene A Scopa?

La Signora Gioca Bene a Scopa?

Una certezza del cinema di genere è che a volte, un titolo da tutto. Un titolo è così importante, così potente, che permette anche di sprecare un cast del quale bastano solo i nomi: Carlo Giuffrè, Edwige Fenech, Oreste Lionello, Franca Valeri, Didi Perego, Gigi Ballista, Carlo Delle Piane, Enzo CannavaleEnzo Robutti. Protagonisti e spalle di prima scelta. 
“Ya! Io Scopa! Dopo Mangiato? Zempre!”
Eppure va così con “La Signora Gioca Bene A Scopa?”, ci si ferma lì, al titolo, lasciando il resto a ben poche cose interessanti.
Giuliano Carnimeo dirige nel 1974 questa commedia che fa leva su due cose: tutti i doppi sensi con il gioco delle carte del titolo e naturalmente Edwige Fenech
La Signora Gioca Bene a Scopa?
Il livello quindi è basso ma non raggiunge quel punto e...
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La Vedova Inconsolabile Ringrazia Quanti La Consolarono

La vedova inconsolabile

ringrazia quanti

la consolarono

-Ma che hai sentito?
-Niente è che…non riuscendo a esprimersi con te si è espresso con me

Diciamolo subito: la cosa migliore di questa pellicola è la camicia trasparente che la Fenech indossa in diverse scene. In seconda battuta, un titolo molto evocativo. Il resto invece non è così interessante nonostante un ottimo cast e un regista capace come Mariano Laurenti.
Ambientazione sicula, girata effettivamente ad Aci Reale nel 1973, questa pellicola vorrebbe essere la classica commedia sexy. Senza riuscirci.

Le gag che si salvano sono veramente poche, regna un’atmosfera approssimativa nella quale i personaggi non sembrano amalgamati ed è quasi assente, incredibilmente, il lato sexy sebbene ci sia la regina Edwige.

Il ri...

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Grazie Nonna

Grazie Nonna


Chi avrebbe mai immaginato di avere una nonnina così…così…buona

Forse è stato lo schiaffone che gli molla Gianfranco D’Angelo a inizio film, oppure le forme delle Fenech che gli si parano davanti, ma la carriera di Giuseppe Valerio Fioravanti detto “Giusva” termina qui. Carriera artistica per la precisione, perché il Fioravanti diventa un ignobile terrorista di estrema destra, autore di efferati omicidi, praticamente impuniti.

Ma lasciamo stare questo “simpatico” discorso, perché siamo qui per questa pellicola del 1975 che nel titolo e un po’ nelle intenzioni cita “Grazie Zia” di Samperi del 1968...
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La Novizia

La Novizia

lo so che in paese si dice di me: solo è vissuto e solo muore, ma non è vero Turuzzo, non è vero. Nella mia vita c’è stata tanta gente, anzi tanta fimmina
I primi minuti di questo film sembrano parte di un teso e bel noir. Quelli sulle famiglie malvitose, quelli sull’eredità del potere, dal vecchio patriarca, al giovane rampollo. Un’eredità costitutita dall’onore e dalla gloria. 

Passano i minuti e si scopre che la gloria c’è, ma con la G maiuscola e c’è anche un titolo che fa pensare a una cosa sola: ai classici turbamenti, patimenti pieni di eros, dei quali Gloria Guida è l’eroina. 
Così si scopre che “La Novizia” non è un noir, ma una commedia erotica che s’affida, oltre alla bionda trentina, a un’altra bomba, la veneta Femi Benussi.
Con una cop...

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La poliziotta a New York

La poliziotta a New York



Non è dodiciomicidi! È ventiquattroscorregge lui!

Dopo aver rastrellato l’Italia, il super nucleo di poliziotti di Michele Massimo Tarantini parte per l’ultima missione, cercando di chiudere col botto esportando l’intelligenza italiana, nientemeno che a New York.
Purtroppo la missione avviene nel 1981, con la “commedia sexy all’italiana” che ha già sparato le migliori idee, con la divina Edwige diventata avida a mostrarsi.
La trilogia della sexy poliziotta (alla quale aggiungiamo lo spin-off “Taxi Girl”) non ci lascia quindi con un bel ricordo, ma chiude con un film che ha poche idee e pochi momenti divertenti.

Il canovaccio è sempre quello e gli attori restano legati ai loro ruoli con ortodossa attitudine. Così troviamo Aldo Maccione, n...

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La Minorenne

La Minorenne



 -Ma si può sapere che diavolo vuoi? Me ne sto a lavorare per i cavoli miei, arrivi tu e fai come se fossi a casa tua e poi cerchi di coinvolgermi in una polemica sui rapporti sociali fra membri di classi para-borghesi
-Ma che stai dicendo? Sei impazzito?
-…impazzito è un termine improprio, indica il passaggio da uno stato di relativa normalità a uno di anormalità fenomenologicamente comprovata, non mi riguarda. Io non sono impazzito. Io sono pazzo. Lo sono sempre stato. Fin dalla nascita”
“Battere il ferro finchè è caldo” è un modo di dire che trova nel mondo del cinema la sua massima applicazione. Gloria Guida nel 1974 da poco è diventata “La Ragazzina” e poco dopo diventa “La Minorenne”...
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Taxi Girl

Taxi Girl
-Tu devi essere mia! El sangue mi va in bolor! La testa me scoppia!
-E fatte vedè da un dottore, che te dà na cura no?
È facile iniziare a parlare di questo film dicendo subito che Tarantini, spara le tette della Fenech già nei titoli di testa. Un bell’inizio non c’è che dire e che può far pensare a un degno filmaccio della “commedia-sexy all’italiana”.
Invece noi vogliamo andare oltre, vogliamo trovare il lato intellettuale di un film, nel quale il regista Tarantini, spara le tette della Fenech già nei titoli di testa.
Vogliamo elevarci anche a critici seri e vi diciamo che “Taxi Girl” è uno “spin-off” de la “Poliziotta Fa Carriera”. Molto professionalmente, vi ricordiamo anche che “La Poliziotta Fa Carriera” s’ispira a “La Poliziotta”...
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Delizia

Delizia

-E’ una fiocinara l’americana!
-E anche il tuo gallusio tosto di torrefazione e Max il fioccone è Nirvana per quella!

“Quel gallo di Dio in arrapation del vecchio Joe ci piazza su una compilation very original di paninari con gli ormoni in explosion! Troppo giusto! Con quella super squinzia extra carrozzata di Tinì Cansino che ti ribalta il Moncler solo a vederla”.
Ok, ok, fermiamoci qui che è meglio e torniamo ad essere bravi esseri umani del 2000. E magari buttiamo anche l’occhio sulla società italiana degli anni ottanta. Una società che faceva del consumismo sfrenato e dell’apparire il suo unico credo. Una classe politica colpevole di una politica economica disastrosa e di una corruzione mai vista in precedenza, che fu poi la causa del crollo di quel sistema...

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C’è un fantasma nel mio letto

C’è un fantasma

nel mio letto



Verrebbe da dire che dopo aver scandagliato mari e monti, messo corna e fatto docce ovunque alla “commedia sexy all’italiana” non resta altro che buttarsi in un castello della Gran Bretagna. Sarebbe bello, se non fosse che l’illusione di essere all’estero dura poco e poi le facce e il Castello di Balsorano svelano il bluff di questa pellicola.
Una delusione che in parte pesa anche sulla riuscita dello stesso film che brucia un ottimo cast, anche perchè ormai il genere aveva intrapreso il viale del tramonto.
Non riuscito del tutto ma nemmeno tutto da buttare “C’è un fantasma nel mio letto” è una produzione italospagnola e segna l’ultima regia di Claudio Giorgi che si trova per le mani una delle “ultime” lucide Lilli Carati e il solito ineffabile e mitic...
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